Il Parco del bosco di Maia
Il Parco del bosco di Maia è stato inaugurato il 28 aprile 1999, alla presenza delle autorità comunali, patriziali ed ecclesiastiche. Si estende su 100 ettari interamente boscati, proprietà del Patriziato di Losone. Il Parco è caratterizzato da un bosco lasciato del tutto all'evoluzione naturale; i tagli sono esclusi, così come ogni altra forma di utilizzazione del legname. Il pieno rispetto dei processi naturali conferisce a questa vasta e splendida area boschiva, di facile accesso, vista la sua posizione a ridosso dell'agglomerato urbano del Locarnese, una particolare atmosfera dell'essere, non dell'avere. La priorità è data alla natura e alla sua dinamica; quest'area è perciò destinata più agli ammiratori del bosco che ai suoi utilizzatori. Qui il bosco è avvicinato con umiltà, con la massima gentilezza possibile; non vi devono trovare spazio quell'ansia dell'intervento così tipica del nostro approccio utilitaristico alla natura, il bisogno di lasciare tracce, di colonizzare e addomesticare, l'incapacità di lasciare tranquillamente le cose come sono. Si riconosce un fatto ovvio: in questo bosco "non c'è niente da migliorare", questo bosco è del tutto autonomo. In pochi anni le dinamiche naturali hanno già creato dei quadri che lasciano intuire la forza del bosco veramente naturale (una realtà pressoché assente in Ticino), e che permettono di godere tutta l'infinita varietà di aspetti che solo un "bosco antico" regala.
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Riserva forestale del Parco di Maia
Durante l'assemblea patriziale del 20 giugno 2020 è stato votato il credito per il progetto atto a riconoscerlo formalmente da parte della Sezione forestale come "Riserva forestale del Parco di Maia". Per i suoi notevoli e ricchi contenuti naturalistici, paesaggistici e forestali, per la situazione pianificatoria già consolidata, per le condizioni di proprietà molto favorevoli, per l’idonea morfologia del territorio (delimitazione dell’area con dei confini naturali ben visibili sul terreno) la Collina di Maia si presta ottimamente all’istituzione ufficiale di una Riserva forestale. l’Ufficio Patriziale, in accordo con la Sezione forestale cantonale e l’Ufficio forestale del 4° Circondario, ha incaricato l’ing. Sartori della ditta Gecos sagl di Riazzino di elaborare uno studio per l’analisi della situazione attuale, per la verifica e l’eventuale correzione dell’area sottoposta al vincolo di protezione, per la definizione degli interventi e l’elaborazione di un preventivo dei costi. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con lo studio Maddalena & associati Sagl di Gordevio per gli aspetti legati alla fauna, ai funghi, ai muschi e ai licheni, con la supervisione dell’ingegnere forestale Nicola Bomio–Pacciorini e del forestale Damian Caminada (Ufficio del 4° Circondario forestale).
Obiettivi naturalistici:
- Salvaguardare le tipologie forestali della Collina di Maia (vedi cap. 4.3) nel loro aspetto e nella loro dinamica evolutiva naturale.
- Salvaguardare la funzione di collegamento ecologico esercitata dal bosco indisturbato.
- Conservare il patrimonio genetico naturale; in modo particolare salvaguardare il patrimonio genetico del rovere.
- Conservare e promuovere la diversità ecologica negli ambienti naturali e antropici presenti nel perimetro di studio con misure specifiche di valorizzazione.
- Proteggere e favorire specie animali, fungine e vegetali rare e minacciate con misure specifiche di valorizzazione.
Obiettivi turistici, didattici ed educativi:
- Promuovere le notevoli peculiarità naturalistiche e paesaggistiche della Collina di Maia quale importante attrazione turistica del Locarnese.
- Promuovere l’educazione ambientale, facilitare la comprensione dell’evoluzione naturale delle foreste e la riscoperta dell’effetto rigeneratore della foresta incontaminata sull’uomo, in stretta collaborazione con la Scuola nel bosco di Arcegno.
Obiettivi scientifici:
- Monitorare l’evoluzione naturale delle foreste allo scopo di affinare modalità e tecniche di gestione selvicolturale soprattutto nei boschi di protezione.
- Monitorare l’evoluzione naturale degli ecosistemi forestali (ricerca di base).
Carta degli interventi e ubicazione:
Sentiero educativo Collina di Maia
- (Vecchio percorso del 1989, in parte non più agibile. Il nuovo percorso si trova sul sito del parco: www.boscodimaia.ch)
Introduzione
La difesa dell'ambiente naturale è una delle maggiori responsabilità dell'uomo moderno.
La scuola, svolgendo la sua funzione educativa, deve assumere un ruolo trainante nella sensibilizzazione al rispetto e alla difesa dei biotopi naturali. Grazie all'impegno di una trentina di docenti di scuola elementare e alla collaborazione dell'Ufficio dell'insegnamento primario, della Sezione foresta le cantonale e del Patriziato di Losone, si è giunti a consegnare al pubblico il Sentiero educativo «Collina di Maia», con la prospettiva di avvicinare il maggior numero possibile di persone e, in particolare, le scolaresche, all'ambiente naturale.
Il territorio su cui è stato tracciato il sentiero educativo è iscritto nell'Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali di importanza nazionale (IFP n. 1806).
Il percorso
(fare click sull'immagine del percorso per ingrandirla)
Accessi:
- a Losone, all'inizio del sentiero;
- ad Arcegno, all'entrata del nucleo;
- sulla strada tagliafuoco, circa 200 metri oltre la «Capèla da Pozz d'a butt»,
Tempo di percorrenza totale: circa due ore e mezzo, procedendo ad andatura normale, più il tempo per l'osservazione.
Lunghezza del percorso: 5880 metri.
Dislivello totale: 214 metri.
Seguendo il percorso si trovano 13 stazioni per l'osservazione guidata di particolari caratteristiche ambientali.
Scuola nel bosco
La Scuola nel bosco, inaugurata nel novembre 2002, si raggiunge a piedi dalla Chiesa di Arcegno, in ca 20 min. Si prenda in direzione del nucleo e poi del Campo Pestalozzi. La Scuola si trova a lato della "Strada dei Polacchi".
Link sito: www.scuolabosco.ch
ASBA (Amici della Scuola nel Bosco di Arcegno) è un’associazione apolitica e senza scopo di lucro nata nel settembre 2000.
Gli scopi di ASBA:
- promuovere il contatto diretto e sensibile con la natura
- conoscere, proteggere, valorizzare il bosco
- offrire attività di svago, ludiche, scientifiche, artistiche e musicali a bambini, ragazzi, adulti, scuole e gruppi
- coordinate le attività con le scuole
- assicurare la gestione e il finanziamento della Scuola nel Bosco
- tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale della regione.